top of page

Alle prossime tecniche!

Tecniche Ceramiche

Da ceramista e docente, non posso esimermi dal condividere la conoscenza. Qui trovi una sintesi delle tecniche ceramiche, dalla tradizione alle sperimentazioni contemporanee.

Dovrete avere un po' di pazienza, lo aggiornerò pian piano!

RAKU Giapponese

La tecnica raku nasce in Giappone nel XVI secolo, sviluppata per la creazione di tazze destinate alla cerimonia del tè.

Fu perfezionata dalla famiglia Chōjirō, alla quale il signore feudale Toyotomi Hideyoshi concesse un sigillo con l’ideogramma "raku" (楽), che significa piacevole o gioioso. Da allora, la produzione raku è rimasta legata alla famiglia Raku, che ancora oggi ne custodisce la tradizione.

Le tazze raku sono realizzate con un’argilla refrattaria priva di carbonati, modellate esclusivamente a mano. Dopo l’essiccazione e una prima cottura (biscottatura), vengono rivestite con smalti a base di piombo, feldspati e silice.

La cottura avviene in un ambiente riducente, utilizzando carbone o legna, con temperature che variano tra 1000°C e 1200°C, a seconda dell’argilla impiegata. Una volta estratti dal forno, i pezzi subiscono un brusco raffreddamento, impedendo la riossidazione degli smalti.

MET_DP247421.jpg

RAKU Americano

Il raku americano è un’interpretazione moderna della tecnica giapponese, sviluppata negli Stati Uniti, ma priva dei suoi originari contenuti spirituali.

A differenza del raku tradizionale giapponese, questa variante occidentale si concentra sulla sperimentazione e sugli effetti estetici, favorendone la diffusione grazie all'immediatezza dei risultati che offre al ceramista.

La caratteristica principale è il metodo di riduzione, che prevede l’estrazione del pezzo rovente dal forno (a temperature comprese tra 900°C e 1000°C) con l’uso di pinze. Successivamente, il pezzo viene immerso in segatura, carta o altri materiali organici, creando un ambiente povero di ossigeno che esalta gli effetti metallizzati e le craquelure. La cottura si conclude con uno shock termico in acqua o con altri materiali, per ottenere contrasti cromatici più intensi.

Questa tecnica ha dato origine a molte varianti, tra cui il naked raku, il copper matte raku e altre sperimentazioni che sfruttano smalti e ossidi metallici per ottenere effetti visivi unici.

raku.jpg
bottom of page